Padova: finalmente indicazioni chiare e accessibili su congedo di maternità e paternità per dottorande e dottorandi

Nella seduta del Senato Accademico dell'Università degli Studi di Padova del 5 aprile è stata votata una modifica al regolamento di dottorato che chiarisce le norme per la tutela di maternità e paternità durante il dottorato e che recepisce la richiesta fatta in tal senso a gennaio dai dottorandi alla Prorettrice alla formazione post-lauream.

I nuovi commi dell' articolo 26 prevedono:
- 2. Alle dottorande si applicano le disposizioni a tutela della maternità di cui al decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale 12 luglio 2007, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 247 del 23 ottobre 2007.
- 3. Nel caso di maternità, la frequenza alle attività del dottorato è sospesa obbligatoriamente a partire dai due mesi precedenti la data presunta del parto e per i tre mesi successivi, oppure dal mese precedente la data presunta del parto e per i successivi quattro mesi, se autorizzata dal medico specialista del Servizio Sanitario Nazionale e dal medico competente.
- 4. Alla fine del periodo di astensione obbligatoria le dottorande possono richiedere un ulteriore periodo di sospensione fino ad un massimo di sei mesi. La facoltà di usufruire di tale sospensione è concessa anche al padre dottorando, in alternativa alla madre.

“Sono contento di questo chiarimento:” commenta il rappresentante in Senato dei dottorandi Claudio Bassot “vari colleghi ci chiedono da tempo informazioni su come sia regolamentata la maternità in corso di dottorato e ora le indicazioni sono chiare e accessibili. Mi sembra particolarmente significativo che possano usufruire dalla sospensione anche i padri: si riconosce così non solo il valore della paternità, spesso sottovalutato, ma anche il diritto delle donne a chiedere un'equa distribuzione dell'impegno domestico all'interno della coppia. Dopo questo primo passo ci impegneremo anche per un miglioramento delle condizioni economiche legate a maternità e paternità, in modo da ottenere più garanzie per i colleghi”.