Il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU) è un organo consultivo del MIUR composto da ventotto membri eletti dagli studenti dei corsi di laurea triennale e specialistica, dagli specializzandi e dai dottorandi di ricerca. I suoi membri durano in carica due anni e sono rieleggibili. Il CNSU formula pareri e proposte al Ministro sui progetti di riordino del sistema universitario, sui decreti ministeriali e sui criteri di assegnazione e utilizzazione dei finanziamenti da parte delle università.
Il CNSU infine elegge tra i suoi componenti otto rappresentanti che siedono nel Consiglio Universitario Nazionale (CUN), il più alto organo di rappresentanza del sistema accademico italiano.
Cosa abbiamo fatto in CNSU dal 2013 ad oggi
La nostra presenza in CNSU e CUN dal 2013 ad oggi ci ha consentito di portare anche in quelle sedi istituzionali le storiche battaglie dell’ADI: una riforma del dottorato italiano che lo porti in linea con i migliori standard europei in termini di risorse, tutele e prospettive; il superamento del dottorato senza borsa e l’aumento dell’importo della borsa di dottorato; l’ampliamento degli spazi di rappresentanza negli atenei per dottorandi e ricercatori non-strutturati; il rifinanziamento del dottorato e del sistema universitario nel suo complesso; la semplificazione del pre-ruolo volta a combattere la precarietà e dare prospettive certe ai dottori di ricerca. Abbiamo combattuto questo battaglie in uno momento decisivo per la storia del dottorato in Italia: tra il 2013 e il 2014, infatti, è stato emanato il nuovo regolamento sul dottorato, introdotto con il DM 45/2013, sono stati definiti, su proposta dell’ANVUR, i criteri per l’accreditamento e valutazione dei corsi di dottorato. Le nostre indagini hanno ampiamente dimostrato come questi provvedimenti abbiano prodotto un drastico ridimensionamento del dottorato in termini di posti, borse e numero di corsi.
Siamo stati fermi nel nostro giudizio sul nuovo regolamento di dottorato, per molti aspetti un’occasione perduta, ed espresso più volte le nostre severe critiche nei confronti dei meccanismi di valutazione punitiva dell’ANVUR, un’agenzia che ha assunto una preoccupante centralità nelle politiche per l’Università. Una parte consistente del nostro lavoro in CNSU e CUN è stato dunque diretto a “disinnescare” le parti più pericolose del DM 45/2013 e dei criteri di accreditamento ANVUR, provando invece ad ampliare i diritti e le tutele per tutti i dottorandi.
Ci siamo concentrati su tematiche concrete, in grado di incidere profondamente sull’esperienza quotidiana di migliaia di dottorandi: dalla rimozione dell’incompatibilità tra dottorato e lavoro, all’estesione a tutti i dottorandi dei budget aggiuntivi per la mobilità sporadica e internazionale, alla reintroduzione della possibilità di richiedere la proroga dei tempo di consegna della tesi e a molto altro ancora.