La presentazione della II edizione dell’Indagine annuale ADI si tiene il 27 marzo 2012, a poco più di un anno dall’entrata in vigore della legge 240/2010. Nel corso della conferenza, ancora una volta nella cornice della Sala Nassirya del Senato, si evidenziano i primi disastrosi effetti della riforma: la precarizzazione della figura del ricercatore combinata con i bassi tassi di reclutamento si traduce in una drammatica proiezione, secondo la quale l’85% degli assegnisti non avrà la possibilità di passare di ruolo. Lo scenario non è migliore per le fasi precedenti del percorso accademico: il numero delle borse bandite annualmente dalle università campione si mantiene sensibilmente inferiore al dato dell’a.a. 2008/2009 mentre i dottorandi senza borsa sono soggetti a una tassazione fortemente eterogenea – sia per importi sia per parametri adottati nella definizione degli stessi importi – che può superare i 2.000 euro annui. La conferenza offre dunque l’occasione per rilanciare una serie di proposte dell’Associazione: lo sblocco del turnover per ridare un futuro a un’intera generazione di studiosi, l’abolizione delle tasse per i dottorandi senza borsa e l’estensione degli ammortizzatori sociali a tutti i precari della ricerca.