Il dottorato costituisce il più alto grado di formazione concesso dall'ordinamento italiano, e certifica elevate capacità di ricerca, relazionali e di gestione. È importante che queste capacità siano riconosciute, anche e soprattutto nella pubblica amministrazione.
ADI ha proposto alle forze politiche di favorire l’ingresso nel settore pubblico dei dottori di ricerca che, essendo stati formati alla ricerca presso l’Università, possono dare un contributo rilevante alla pubblica amministrazione italiana anche sotto il profilo qualitativo. Per questo la campagna per la Valorizzazione del dottorato nella pubblica amministrazione, in sintesi, prevede:
- canali di accesso dedicati per i dottori di ricerca nei concorsi pubblici;
- valorizzazione del titolo in sede concorsuale;
- il riconoscimento del dottorato come esperienza lavorativa;
- la reintroduzione del diritto al congedo per il conseguimento del primo dottorato di ricerca (sottraendolo alla discrezionalità del dirigente);
- la valorizzazione del dottorato di ricerca ai fini delle progressioni economiche.
Si tratta di proposte coerenti con la visione di paese che vogliamo: innovativo, inclusivo e meritocratico, a partire proprio dalle sue istituzioni.