La settimana scorsa il consiglio di amministrazione dell’Università di Padova ha accolto la proposta portata avanti dell'ADI Padova e ha ridotto l'ammontare delle tasse per i dottorandi senza borsa da 220 a 70 euro.
Nell’Università di Padova i dottorandi borsisti sono già esentati dalla tassazione, mentre invece rimane la tassa d'iscrizione per i dottorandi senza borsa. La tassa è particolarmente odiosa perché colpisce un numero ridotto di dottorandi, e proprio quelli in una posizione più debole, generando in alcuni casi la situazione paradossale per cui un dottorando non solo non è pagato il lavoro che svolge ma si trova a dover pagare per lavorare.
“La proposta originaria presentata in commissione prevedeva la completa abolizione delle tasse - spiega Claudio Bassot, rappresentante dei dottorandi in Senato Accademico - La nostra richiesta è stata accolta solo parzialemente ma siamo comunque soddisfatti per la significativa riduzione della tassazione che abbiamo ottenuto.”
“Siamo molto felici per questo risultato, che arriva dopo più di un anno di lavoro - ha commentato Erica Cecchinato, coordinatrice dell'ADI Padova - Con questa delibera l'Ateneo di Padova si pone tra le università più virtuose per quanto riguarda le tasse ai dottorandi, che in altri atenei possono anche superare il migliaio di euro, come evidenziato dalla V indagine annuale ADI.”
Proprio per superare questa situazione ormai insostenibile, l'ADI sta portando avanti a livello nazionale una campagna per l'abolizione delle tasse sul dottorato, campagna che ha già portato alla loro completa eliminazione negli atenei di Sassari e Lecce. A quiesti si aggiunge ora l'Università di Padova, consolidando un processo che ci auguriamo potrà coinvolgere presto altri atenei.
Pubblicato Gio, 02/07/2015 - 13:41