precariato
L'ADI è lieta di invitarvi all’incontro pubblico “RICERCA è LAVORO: Possiamo cambiare l’università italiana?” che si terrà in data 4 marzo, dalle 13.30 alle 17.30, presso l’Università degli Studi Napoli Federico II, Aula De Sanctis, corso Umberto I. Interverranno: Lorenzo Fioramonti, Viceministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca; Francesco Verducci, Senatore della Repubblica; Gaetano Manfredi, Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e Presidente CRUI; Matteo Piolatto, Segretario Nazionale ADI; Pino Di Lullo, Flc Cgil Nazionale.
Pubblicato Mer, 27/02/2019 - 12:51
Il combinato disposto delle norme previste nella Legge di Bilancio 2019 lega il reclutamento di docenti e ricercatori universitari al filo sottile dell’andamento del ciclo economico e delle valutazioni dei tecnici di Bruxelles e rischia di incrementare ulteriormente la percentuale di precari nell’Università italiana.
Pubblicato Ven, 04/01/2019 - 10:18
Gli assegni di ricerca concorrono alla maturazione del requisito alle tre annualità di contratto necessarie per accedere alla stabilizzazione nel pubblico impiego. È quanto affermano i giudici del TAR del Lazio che si sono pronunciati, in seguito alla denuncia di un ricercatore dell'Istituto nazionale di Fisica nucleare, in merito all’interpretazione dell'articolo 20 del D.Lgs. 75/2017 attuativo della riforma Madia.
Pubblicato Mar, 23/10/2018 - 17:36
Alla fine del 2010 negli atenei italiani insegnavano 56.000 docenti. A otto anni di distanza dall’approvazione della Legge Gelmini, l’organico delle università si è ridotto a 50.000 strutturati. Nel frattempo sono esplose le forme di lavoro atipiche e a tempo determinato: a 3.500 ricercatori di tipo A e 2.500 di tipo B si affiancano quasi 15.000 assegnisti di ricerca. Si tratta di personale necessario per garantire in tutti gli atenei il mantenimento di normali livelli di ricerca e didattica, e in alcuni contesti persino per lo svolgimento del lavoro amministrativo.
Pubblicato Mar, 16/10/2018 - 10:27
Il 14 luglio il “Decreto Dignità” (D.L. 87/2018) è entrato in vigore a seguito della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. In attesa della conversione in legge da parte del Parlamento, le polemiche sui contenuti del provvedimento non sono cessate e hanno toccato inaspettatamente anche il mondo della ricerca.
Pubblicato Lun, 23/07/2018 - 00:50
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