Come aderire allo sciopero transfemminista senza un contratto di lavoro

Domani, venerdì 8 marzo, ci sarà uno sciopero generale indetto da Non Una Di Meno contro la violenza patriarcale in tutte le sue forme, per dare seguito all'enorme manifestazione del 25 novembre scorso.

Scioperare l'8 marzo significa trasformare la potenza del 25 novembre in blocco della produzione e della conoscenza, in tutti quei luoghi dove la violenza patriarcale si esercita ogni giorno: nelle case e negli uffici, nelle fabbriche e nei laboratori, nelle scuole e nelle università, nelle strade e nelle piazze, in ogni ambito della società. Perché se ci fermiamo noi si ferma il mondo!

Alle categorie precarie, come quelle rappresentate dall'ADI, è negato però anche il diritto di scioperare. Senza un vero e proprio contratto di lavoro, fatto di diritti e tutele, dottorandə, borsistə e assegnistə non possono decidere di asternersi da alcunché. Proprio per questo, come ADI, abbiamo pensato a una modalità alternativa per far sentire la propria presenza (o meglio, la propria assenza) dai posti di lavoro: una risposta automatica da impostare con il proprio indirizzo email istituzionale.

Aderisci anche tu allo sciopero transfemminista: qua sotto trovi il corpo della mail da impostare per la giornata di domani, avendo l'accortezza di modificare la firma.

 

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Oggi, 8 marzo 2024, con ADI (Associazione dei Dottorandi e dei Dottori di Ricerca in Italia), aderisco allo sciopero transfemminista promosso dal collettivo Non Una di Meno, sospendendo, rallentando o differendo le attività lavorative e/o di cura per l’intera giornata e supportando e partecipando a manifestazioni, iniziative e attività di formazione/informazione e sensibilizzazione legate ai temi dello sciopero.

Anche quest’anno, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti delle Donne, non c’è nulla da festeggiare. Il femminicidio continua a essere un'emergenza, sottovalutata dalla politica e dalle istituzioni. Nel 2023 sono stati 113 i femminicidi commessi nel nostro paese e il 2024, in poco più di due mesi, ne conta già 20 (fonte femminicidioitalia.info), mentre per quanto riguarda la parità di genere, l’Italia è 79a (lo scorso anno risultava al 63° posto) su 146 paesi, secondo il Global Gender Gap Index 2023 del World Economic Forum.

In ambito accademico, la segregazione verticale e orizzontale nelle Università si presenta ancora a livelli inaccettabili. L'analisi di genere del rapporto Anvur 2023 rileva ancora una volta un gap di genere significativo che aumenta con la progressione di carriera (le donne sono il 42,3% delle associate, il 27% delle ordinarie, il 12,1 % delle rettrici), una sproporzione che è ben evidente anche nella composizione delle commissioni per l'ASN (le commissarie donne sono solo il 22,9%) e dei Nuclei di Valutazione (qui le donne sono il 36,5% dell3 componenti).

Anche l'ultima indagine ADI (XI Indagine - Psicopatologia del Dottorato di Ricerca), che si è concentrata sulla salute mentale e sulle condizioni di lavoro dell3 dottorand3 di ricerca, ha confermato, anche in tal senso, una evidente disparità di genere, rilevando come le donne siano più esposte a discriminazioni e soffrano di un gap salariale anche nell’ambito del dottorato, con effetti particolarmente importanti su ansia e stress.

Infine, i dati relativi alle persone transgender e gender non-conforming sono pressoché irreperibili e le carriere alias ancora poco diffuse nelle nostre università, impedendo il monitoraggio della situazione e ostacolando politiche mirate e rivendicazioni, causando un clima ulteriormente difficile e discriminante.

Per un’università transfemminista e intersezionale,

Firma

 

Today, March 8th, 2024, with ADI (Association of PhDs and PhD students in Italy), I am joining the transfeminist strike promoted by the Non Una di Meno collective, pausing, slowing down or delaying work and/or care activities for the entire day and supporting and participating in mobilisations, training/information and awareness-raising initiatives and activities related to the strike issues.

Once again this year, on International Women's Day, there is nothing to celebrate. Femicide continues to be an emergency, underestimated by politics and institutions. In 2023, 113 femicides were committed in our country and the year 2024, in little more than two months, already counts 20 of them (source: femminicidioitalia.info). Regarding gender equality, Italy is 79th in a list of  146 countries (last year it was 63rd), according to the World Economic Forum's Global Gender Gap Index 2023. 

In Academia, vertical and horizontal segregation in universities is still at unacceptable levels. The gender analysis of Anvur (2023 report) once again reveals a significant gender gap that increases with career progression (women make up 42.3% of associates, 27% of ordinaries, and 12.1% of deans), a disproportion that is also clearly evident in the composition of commissions for the ASN - National Scientific Habilitation - (female members are only 22.9%) and of the Evaluation Boards - Nuclei di Valutazione - (here women are 36.5% of the members).

The most recent ADI survey (XI Survey - Psychopathology of the PhD), which focused on the mental health and working conditions of PhDs, also confirmed a clear gender inequality in this respect, noting that women are more exposed to discrimination and suffer from a salary gap even in the PhD field, with particularly significant effects on anxiety and stress.
 
Finally, data on transgender and gender nonconforming people are almost unavailable and alias careers are still uncommon in our universities, preventing monitoring of the situation and hindering targeted policies and claims, causing a further difficult and discriminatory climate.
 
For a transfeminist and intersectional university,
 
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