manovra 2020
La Legge di bilancio 2020 si mostra decisamente debole sul fronte degli incentivi per ricerca e sviluppo. Come ADI chiediamo molto di più: legare questo tipo di agevolazioni all’assunzione di dottori di ricerca senza limiti d’età o discriminazioni legate alla carriera e, più in generale, maggiori stanziamenti quando si parla di investimenti in R&S. Quello di cui abbiamo bisogno è creare finalmente in Italia un vero e proprio ecosistema dell’innovazione e, in una simile sfida, i dottori di ricerca vogliono fare la loro parte.
Pubblicato Ven, 03/01/2020 - 14:55
Le prime moderate dichiarazioni del neoministro dell'Università sull’ammontare delle risorse da impiegare non fanno ben sperare. Sarebbe il caso che Gaetano Manfredi ponesse le stesse condizioni di Fioramonti: investire almeno un 1 mld di euro per Università e Ricerca nella prossima finanziaria, pena le sue dimissioni. Noi ci mobiliteremo giovedì 9 gennaio 2020 per chiedere un congruo rifinanziamento e radicali riforme del mondo accademico.
Pubblicato Lun, 30/12/2019 - 15:49
Prendiamo atto della notizia delle dimissioni di Lorenzo Fioramonti dal suo incarico di ministro dell'Istruzione, avvenuto in seguito all'approvazione di una Legge di Bilancio. Pur apprezzando la coerenza del suo gesto, riteniamo che il dibattito di queste ore non colga il nodo centrale del problema. Abbiamo bisogno di un sistema formativo che sia realmente motore dello sviluppo del Paese ma ancora prima delle persone che lo attraversano: per costruirlo, sia chiaro a ogni ministro e a ogni governo, servono risorse.
Pubblicato Gio, 26/12/2019 - 18:51
La legge di bilancio è stata un totale fallimento in termini di risorse per l'università e la ricerca, nonostante le minacce di dimissioni del Ministro Lorenzo Fioramonti. All'attuale inquilino di Viale Trastevere chiediamo un netto cambio di passo e un serrato confronto su una radicale riforma del postdoc e del preruolo con un sensibile rifinanziamento del settore.
Pubblicato Mer, 25/12/2019 - 09:06
Niente per i dottorandi, niente per gli assegnisti, niente per la ricerca: questo è il desolante quadro che emerge dalla legge di bilancio. Conosciamo le difficili contingenze in cui si trova il Paese, e proprio per questo riteniamo indecente che non si trovi neanche una briciola di risorse per il settore che più di tutti ha pagato i tagli lineari e la crisi del 2008 e che rappresenta un volano fondamentale per la crescita economica e sociale del sistema.
Pubblicato Gio, 12/12/2019 - 14:45
Pagine