riforma preruolo

Il Governo dà parere contrario ai nostri diritti

Il 16 luglio 2024, gli/le Onorevoli Grimaldi, Piccolotti, Zanella, Bonelli, Borrelli, Dori, Fratoianni, Ghirra, Mari e Zaratti hanno fatto un intervento parlamentare per chiedere immediata attuazione della legge sul contratto di ricerca, a cui è stato dato parere contrario. L'opposizione chiedeva che venisse messa in atto la legge 79, con l'introduzione di un'unica figura del pre-ruolo. Il gruppo di lavoro istituito dal Ministero sta invece prefigurando una riforma in cui verranno introdotte sei figure precarie: il contratto di ricerca, un contratto di post-dottorato, l’assistente alla ricerca senior, l’assistente alla ricerca junior, il “professore aggiunto”, e infine il contratto per studenti. Un disegno inaccettabile, senza alcuna giustificazione. A cui noi ci opporremo in ogni modo.

Il contratto di ricerca nel CCNL del comparto Istruzione e ricerca

Il contratto di ricerca è una fattispecie introdotta nell’ordinamento del sistema universitario italiano dall’articolo 14, comma 6-septies del decreto-legge n. 36 del 2022, come convertito dalla legge n. 79 del 2022, che ha inteso modificare l’articolo 22 della legge 240 del 2010. L’intervento del legislatore, in particolare, ha abrogato l’assegno di ricerca, introducendo la figura del contratto di ricerca, un contratto biennale, rinnovabile una sola volta e sino ad un massimo di quattro anni, tranne nel caso dei progetti europei, in cui possono essere rinnovati anche per un anno fino ad un massimo di cinque.