Lo scorso 22 Aprile il CNSU ha votato all’unanimità una mozione proposta dall’ADI con cui si chiede al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca di garantire a tutti i dottorandi, con o senza borsa, un budget aggiuntivo pari al 50% dell’importo della borsa per i periodi di soggiorno all’estero. A tal fine nella mozione si richiede lo stanziamento di fondi aggiuntivi a livello ministeriale affinché tutti i dottorandi possano effettivamente beneficiare di questa misura già a partire dal dal XXXII ciclo.
In questi anni l’ADI si è impegnata in più occasioni per garantire l'estensione a tutti i dottorandi dei budget integrativi introdotti dal DM 45/2013 e definiti nei criteri ANVUR (criterio A6) per l’accreditamento dei corsi dottorato. Nell’ottobre del 2013, sempre attraverso il CNSU, abbiamo chiesto che il budget per "l'attività di ricerca in Italia e all'estero" equivalente al 10% della borsa fosse garantito a ogni dottorando, con o senza borsa. Questa indicazione è stata poi recepita nelle linee guida MIUR contenute nella Nota 436/2014.
In un recente documento con cui aggiorna i criteri per l'accreditamento dei corsi di dottorato ANVUR stabilisce che deve essere “garantita la disponibilità del 50% di aumento della borsa per un periodo non superiore a 18 mesi e limitatamente ai previsti periodi di soggiorno lungo all’estero. La misura va applicata a tutti i dottorandi. Coloro che non usufruiscono di borsa potranno ricevere tale quota come un contributo alle spese di soggiorno estero. Anche in questo caso la disponibilità è complessiva, e va assegnata ai dottorandi secondo le necessità” (corsivo nostro).
Ogni dottorando – anche senza borsa - dovrebbe quindi poter disporre di un budget integrativo del 10% per la mobilità sporadica (partecipazione a convegni, seminari ecc…) e a un budget del 50% per la mobilità internazionale (fino a un massimo di 18 mesi). Adesso bisogna garantire che la misura sia applicata correttamente in tutti gli atenei e che entri in vigore già a partire dal XXXII ciclo - l'ANVUR indica invece il XXXIII ciclo per la sua applicazione - grazie allo stanziamento di risorse aggiuntive al livello ministeriale. Troppo spesso ci confrontiamo con collegi di docenti che non comunicano ai dottorandi l’esistenza di questi budget o che addirittura negano di poterli mettere a disposizione. Allo stesso tempo, in assenza di fondi aggiuntivi, le risorse necessarie per garantire questi budget – come già accaduto negli anni passati – potrebbero essere trovate tagliando ulteriormente l’offerta dottorale.
Continua dunque l'impegno dell'ADI per il miglioramento delle condizioni di vita e di ricerca di tutti i colleghi, nonché per il potenziamento dell'offerta dottorale in Italia.
Pubblicato Lun, 02/05/2016 - 15:00