Emergenza reclutamento: resoconto dell'incontro al MIUR

L'8 giugno ADI ed altre associazioni rappresentative degli studenti e del personale universitario hanno incontrato al MIUR il prof. Marco Mancini, capo di dipartimento e delegato dalla ministra Valeria Fedeli, e il dott. Daniele Livon, direttore generale del ministero.

L'incontro ha avuto come tema principale il problema del reclutamento e del precariato universitario, già oggetto della petizione #ricercaèfuturo, promossa da ADI insieme ad ARTeD e FLC-CGIL. Ai rappresentanti del MIUR abbiamo ricordato, ancora una volta, che è necessario strutturare un piano per il "reclutamento straordinario di 4000 nuovi ricercatori all’anno per i prossimi cinque anni, per riportare l’organico delle Università ad un livello di minima adeguatezza e dare una possibilità di continuare a fare ricerca ai tantissimi precari che sorreggono attualmente le nostre Università". L'urgenza di un tale provvedimento è sottolineata dal problema degli assegnisti che stanno terminando il loro sesto anno di assegno di ricerca, l'ultimo possibile in accordo alle Legge 240/2010, e che saranno espulsi dal sistema universitario nei prossimi mesi.

Tutte le organizzazioni presenti hanno convenuto sulla necessità di agire su due fronti: oltre ad un intervento immediato per fronteggiare situazioni emergenziali, è indispensabile una riforma strutturale del pre-ruolo, che impedisca agli atenei e agli enti di ricerca di abusare di contratti para-subordinati e precari. Parte delle risorse utili ad affrontare un percorso legislativo in tal senso possono essere recuperate sin da subito dai fondi stanziati per le "Cattedre Natta" e dai fondi non spesi da parte dell'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT).

Purtroppo i rappresentanti del MIUR non hanno mostrato grande apertura al confronto. Il prof. Mancini ha ribadito la contrarietà del governo al reclutamento straordinario di 4000 nuovi ricercatori all'anno per i prossimi cinque anni, ed ha inoltre comunicato che è ripartito l'iter del decreto sulle Cattedre Natta, con sostanziali modifiche rispetto a quanto proposto nell'autunno del 2016. Il MIUR ha confermanto che è in preparazione una convenzione (che sarà finalizzata entro luglio) per l'impiego di 250 milioni di euro dei fondi non spesi da IIT, con l'obiettivo di finanziare un prossimo PRIN e far partire un piano di reclutamento per 1000 RTDb. A detta del ministero, la somma non spesa resterà nelle disponibilità di IIT per ragioni di natura contabile.

Accogliamo positivamente, invece, l'intenzione del MIUR di istituire un tavolo tecnico di confronto entro il mese di giugno sulla riforma delle figure pre-ruolo. Entrambi i rappresentanti hanno convenuto che il percorso attualmente disegnato necessita di profonde correzioni.

Preoccupante, invece, l'interpretazione del ministero sulle 1200 posizioni di ricercatore che saranno bandite sui fondi destinati ai "dipartimenti eccellenti". I rappresentanti del MIUR hanno comunicato che tali posizioni saranno probabilmente bandite come RTDa e non come RTDb, ed andranno dunque ad aumentare il numero dei soggetti al lavoro con contratti precari nelle università italiane. Tutte le organizzazioni presenti hanno chiesto al MIUR di riconsiderare questa decisione, che costituirebbe l'ennesimo provvedimento di facciata a danno di tutti i ricercatori precari.

In conclusione, i rappresentanti del MIUR si sono impegnati a istituire nelle prossime settimane dei tavoli tecnici per approfondire il dibattito. Il primo di essi sarà attivato sui temi del reclutamento e del pre-ruolo.