Lo scorso 7 novembre una delegazione ADI ha incontrato al MIUR il capo dipartimento per la formazione e la ricerca, prof. Giuseppe Valditara, e il direttore generale, dott.ssa Maria Letizia Melina.
ADI ha portato all’attenzione del Ministero le proprie proposte per migliorare le condizioni di vita e lavoro dei dottorandi, completando la revisione del DM 45/2013, e per tornare ad investire nel reclutamento, con le proposte dalla piattaforma Ricercatori Determinati. Si è anche discusso delle misure riguardanti l’università contenute nella Legge di Bilancio.
Superamento del dottorato senza borsa e abolizione tasse borsisti
Ribadendo le proposte della campagna "La Borsa e la Vita", abbiamo chiesto al Ministero un impegno a trovare, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), i fondi necessari al superamento del dottorato senza borsa, in modo tale che tutte le posizioni a bando siano finanziate. Inoltre, abbiamo nuovamente chiesto l'abolizione delle tasse che molti colleghi borsisti sono tenuti a pagare, in un numero crescente di atenei, per poter iscriversi al dottorato di ricerca, e che rappresentano una vera e propria tassa sul talento.
Sul primo punto il MIUR sembra deciso a raggiungere questo risultato sfruttando alcune alchimie potenziali contenute nella legge di bilancio e nella revisione del DM 45/2013 (maggiori dettagli nel seguito). Tuttavia, sembra non ci sia volontà di sancire l’impegno nero su bianco. La nostra posizione rimane comunque chiara: l’istituto del dottorando senza borsa è anacronistico e va definitivamente superato.
Per quanto riguarda la tassazione sui dottorandi borsisti, il Ministero vede come unica soluzione l’iniziativa parlamentare. Per questo ci siamo subito attivati affinché siano presentati i necessari emendamenti alla prossima legge di stabilità. Invitiamo tutte le forze politiche a unirsi a questa battaglia.
Revisione del DM 45/2013
La bozza di revisione del DM 45/2013, dopo aver ottenuto un articolato parere dal Consiglio di Stato, ha subito alcune variazioni, specialmente per quanto riguarda il regolamento per l’accreditamento dei corsi di dottorato. Gli esponenti del MIUR hanno assicurato che le nostre richieste relative a tempi certi per la valutazione della tesi, alla regolazione dell’offerta formativa dei corsi di dottorato e alla reintroduzione della proroga, già recepite nella precedente bozza, sono state mantenute nella nuova bozza allo studio degli uffici. Dalle porzioni di testo che abbiamo potuto visionare si nota un’importante novità: per ottenere l’accreditamento del corso di dottorato le università dovranno soddisfare una serie di requisiti, tra cui la previsione dei fondi del 10% e del 50% anche per i dottorandi senza borsa, come richiesto da ADI nel corso della campagna “La Borsa e la Vita”.
Legge finanziaria
L’art. 78 della Legge di Bilancio, attualmente sottoposta all’approvazione della Camera dei Deputati, stabilisce che il fabbisogno finanziario annuale delle università per il periodo 2019-2025 non possa essere superiore al fabbisogno realizzato nell’anno precedente, incrementato del tasso di crescita del prodotto interno lordo (PIL) reale. Gli investimenti delle università in ricerca e innovazione sul territorio nazionale non concorreranno al calcolo del fabbisogno finanziario. Con un apposito decreto, MIUR e MEF dovranno stabilire, di comune accordo, quali spese rientreranno in questa definizione. I dirigenti del MIUR, pur propensi a un'interpretazione estensiva della norma, ci hanno comunque comunicato di aver chiesto al MEF prime delucidazioni sull’interpretazione della misura.
Auspichiamo che questo primo contatto con la nuova dirigenza del MIUR abbia presto un seguito, che ci permetta di chiudere in modo positivo alcune vertenze per le quali ADI è da sempre in prima fila. Come al solito, continueremo a vigilare sugli impegni presi dal MIUR, premendo perché siano adottate finalmente misure a vantaggio di dottorandi, dottori di ricerca e ricercatori precari.
Pubblicato Lun, 19/11/2018 - 10:19
- Accedi o registrati per inserire commenti.