Con un comunicato pubblicato ieri, 3 maggio, sul sito dedicato al Progetto PhD ITalents, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e la Fondazione CRUI hanno “abrogato quanto indicato nel Bando PhD ITalents – Dottori di ricerca, pubblicato in data 14 aprile 2016, al paragrafo “Soggetti ammissibili” in relazione al seguente requisito: non aver compiuto il 35esimo anno di età alla data di scadenza del presente bando.”
Fatti salvi gli altri requisiti enunciati nel bando, tutti i dottori di ricerca potranno presentare la loro candidatura senza limiti di età.
Il sostanziale cambiamento arriva dopo giorni di intensa mobilitazione da parte dei giovani ricercatori, che, attraverso molteplici canali, hanno segnalato all’ADI – Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca Italiani le numerose criticità contenute non solo nel bando “Dottori di Ricerca” ma anche nelle offerte di lavoro pubblicate sulla piattaforma online del Progetto. Queste segnalazioni, una volta elaborate ed integrate con un’analisi quantitativa delle caratteristiche delle offerte di lavoro (retribuzione annua lorda, tipologia contrattuale, sede di lavoro ecc.) sono confluite nel documento di analisi ADI “PhD ITalents: un progetto lastricato di buone intenzioni”. Il documento, in una sua prima edizione, è stato inviato alla Fondazione CRUI in data 30 aprile.
Nell’analisi elaborato dall’Associazione, per quanto concerne il limite di età, si sottolinea: “Il blocco del reclutamento e il perdurante sotto-finanziamento dell'Università italiana stanno portando molti giovani ricercatori a cercare di mettere a frutto le loro capacità nel settore privato. Molti Dottori di Ricerca stritolati dal perverso meccanismo della Legge 240/2010 hanno ora più di 35 anni, e sarebbero lieti di poter competere ad armi pari con i loro colleghi più giovani su un bando come questo. Mettere una generazione di studiosi contro l'altra non ci pare davvero una buona idea.”
“Si tratta di una grande vittoria – ha commentato Antonio Bonatesta, Segretario nazionale ADI – ottenuta grazie alla straordinaria partecipazione di tantissimi colleghi. Ed è la dimostrazione di quello che sono in grado di ottenere i ricercatori quando lottano, uniti, per gli stessi obiettivi. Il nostro impegno, però, non si ferma qui: nonostante la modifica decisiva apportata al bando, rimangono intatte tutte le altre nostre critiche, relative a vincoli nella presentazione delle candidature, alla impossibilità di scelta tra le posizioni per cui il candidato può essere selezionato e alla natura discriminatoria o incongruente con le finalità previste dal Progetto di specifiche offerte di lavoro. Su tutti questi aspetti ribadiamo la nostra richiesta di apertura di un tavolo di confronto con la Fondazione CRUI in vista di ulteriori interventi migliorativi”.
Pubblicato Mer, 04/05/2016 - 17:07