Apprendiamo da indiscrezioni di stampa che, nella valutazione dei titoli per il concorso a cattedra che si svolgerà nel 2016, saranno attribuiti 5 punti al dottorato di ricerca, all'assegno di ricerca e all'abilitazione scientifica nazionale per docenti universitari di I e II fascia. Tale attribuzione si configurerebbe entro un massimale di 10 punti previsto per i "titoli professionali culturali e di servizio" e, qualora fosse confermata, rappresenterebbe un primo incoraggiante passo verso la valorizzazione, nell'ambito del sistema scolastico, del patrimonio di esperienza di ricerca e di didattica maturata negli atenei da dottori di ricerca e assegnisti, istanza che ADI promuove da lungo tempo.
Giova ricordare, del resto, che l'attribuzione dei 5 punti è inquadrata nell'ambito di abilitazioni (TFA e PAS) che hanno richiesto impegnativi percorsi di formazione pedagogico-didattici e tirocini per centinaia di ore presso le istituzioni scolastiche.
L’ADI esprime dunque l’auspicio che il quadro relativo alla valutazione dei titoli emerso in questi giorni venga confermato. Tuttavia, molto ancora rimane da fare per raggiungere l'obiettivo di una stretta integrazione tra Università e Scuola nella formazione degli insegnanti. In primo luogo, razionalizzare il percorso formativo del prossimo e ultimo ciclo di TFA, consentendo il riconoscimento delle conoscenze disciplinari già acquisite nell'ambito del dottorato. In secondo luogo, riteniamo urgente ricomporre la frattura tra ricerca accademica e abilitazione all'insegnamento prodotta nel futuro sistema di reclutamento previsto dalla Legge 107/2015, favorendo l'accesso dei dottori di ricerca al concorso a cattedra.
Pubblicato Mar, 26/01/2016 - 18:54
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