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I diritti non si costruiscono da sé e non si difendono da soli, ma con l'impegno e la partecipazione di tutti.
È con questa convinzione che ADI lancia la campagna di tesseramento per il 2017. Chiediamo a tutti i dottorandi, dottori di ricerca, assegnisti, borsisti e ricercatori precari di rinnovare il proprio sostegno ad un'associazione indipendente, libera ed ostinatamente schierata a difesa del lavoro e della dignità dei ricercatori, dentro e fuori l'accademia.
In questi anni i diritti dei dottorandi e dei precari della ricerca – i soggetti più deboli del mondo universitario – sono stati sistematicamente negati, attaccati, smantellati. Le prospettive di carriera in università sono sempre più ristrette; il ruolo della ricerca nel pubblico dibattito è mortificato; la figura professionale del ricercatore squalificata nel mondo delle imprese e della pubblica amministrazione.
L'ADI si batte contro tutto questo, a testa alta e a muso duro, grazie all'impegno volontario e gratuito di tantissimi colleghi. Nel 2016 abbiamo colto importantissimi successi: l'attività di ricerca è stata finalmente valutata nel concorso a cattedra per la scuola, mentre per quanto riguarda il dottorato abbiamo ottenuto che tutti gli atenei rispettino il limite minimo dei tre anni di corso. Abbiamo nuovamente eletto un rappresentante dei dottorandi, Matteo Piolatto, in CNSU e CUN, con un record di 1387 preferenze. Abbiamo infine raggiunto l'obiettivo storico dell'abolizione delle tasse per tutti i dottorandi senza borsa. Ma tutto questo non ci basta.
Aumentare la borsa di dottorato; abolire le tasse per tutti i dottorandi; valorizzare il titolo di dottore di ricerca fuori l'università, nel mondo della scuola, della Pubblica Amministrazione e delle imprese; riformare i contratti precari per avere più diritti e migliori condizioni di lavoro; attuare un piano di reclutamento che dia stabilità e prospettive alle migliaia di ricercatori precari e metta l'Università italiana in condizioni di sicurezza: queste sono alcune delle battaglie che vorremmo poter condurre insieme a tutti coloro che sceglieranno di sostenerci e di lottare al nostro fianco.
Per ottenere questi risultati, l'ADI ha bisogno di tutto il vostro supporto. L'iscrizione all'ADI è solo il primo passo per entrare in contatto con chi condivide con voi la passione per la ricerca e la conoscenza, e affronta ogni giorno le nostre stesse difficoltà. Ma non basta: insieme a tutti noi vi chiediamo di partecipare, impegnarvi, dedicare un piccolo ritaglio del vostro tempo a costruire insieme i diritti di tutti noi. Insieme possiamo vincere la nostra battaglia per una università aperta e plurale, per una ricerca libera. E il coraggio nel difenderle deve essere la nostra bussola.
È per questo che quest'anno abbiamo deciso di dedicare la tessera associativa alla memoria di Giulio Regeni. Perché Giulio non si limitava a evidenziare le ingiustizie del mondo che studiava, ma si impegnava in prima persona per cambiare quel mondo in meglio. Perché come Giulio siamo convinti che non ci si può limitare a comprendere la realtà, ma che si deve prendere posizione e impegnarsi per trasformarla.
Ad un anno dalla sua scomparsa, l'ADI vuole così dare il suo contributo alla richiesta di verità e giustizia per Giulio Regeni. Insieme ad Amnesty International torneremo a ricordare Giulio il 25 gennaio a Roma.
"Abbiamo accettato con piacere l’iniziativa dell’ADI di dedicare a nostro figlio Giulio Regeni, la tessera della associazione per il 2017. Ringraziamo per il pensiero: sarà l’occasione per far risaltare ulteriormente la posizione di Giulio come ricercatore, per sostenere l’importanza della libertà della ricerca ed il rispetto della circolazione delle idee. Non c’è conoscenza se non c’è dialogo, la ricerca è co-costruzione. Auguriamo a tutti i ricercatori e le ricercatrici un anno proficuo dal punto di vista della ricerca e del suo riconoscimento a livello istituzionale, intellettuale e sociale."
Cordiali saluti,
Paola e Claudio Regeni
PS: chiunque voglia aiutarci nella campagna tesseramento può condividere le nostre grafiche su Facebook. Grazie!
Pubblicato Lun, 16/01/2017 - 04:01
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