DIS-COLL, l'INPS aggiorni gli uffici

DIS-COLL, l'INPS aggiorni gli uffici

Negli scorsi giorni numerosi colleghi ci hanno scritto per segnalarci il respingimento delle loro domande per usufruire del sussidio di disoccupazione DIS-COLL previsto dalla legge 81/2017 per dottorandi borsisti e assegnisti di ricerca. Dopo una serie di avventurose escursioni presso alcuni uffici dell'INPS, abbiamo purtroppo riscontrato una preoccupante ignoranza delle ultime normative di legge e della stessa circolare INPS n.115, che detta norme e modalità per l'accesso alla DIS-COLL da parte dei precari della ricerca.

Abbiamo così deciso di scrivere una nuova lettera al presidente dell'INPS prof. Tito Boeri, per far presente la sconsolante situazione che sembra caratterizzare un numero consistente di uffici. A titolo di esempio, in una delle nostre sedi i rappresentanti dell'ADI hanno dovuto recarci al locale ufficio INPS assieme a una collega la cui domanda era già stata respinta, interloquire con i responsabili, stampare la circolare n.115 e farne constatare la validità. Una procedura lunga ma fruttuosa, grazie anche alla collaborazione dei responsabili dell'ufficio INPS, che si è conclusa con l'accoglimento della domanda della collega e la promessa di riesaminare tutte le domande pervenute nei giorni precedenti e già respinte. Tuttavia è chiaro che l'ADI non può sostituirsi all'INPS, e che l'ente deve assicurarsi che tutti gli uffici siano aggiornati in merito alle normative da applicare.

Contestualmente stiamo lavorando per i colleghi il cui contratto sia scaduto in data 30/06/2017, e che sembrano purtroppo finiti in un assurdo limbo tra occupazione e disoccupazione che ne pregiudica l'accesso alla DIS-COLL. Stiamo raccogliendo parere legali per valutare l'opportunità di un ricorso collettivo contro le domande respinte; invitiamo tutti i colleghi con contratto scaduto il 30/06 e che si siano visti respingere la domanda a contattarci al più presto all'indirizzo email discollatdottorato [dot] it.


 

Alla cortese Attenzione del
Presidente dell’INPS
Prof. Tito Michele Boeri

Gentile Presidente,

Le scriviamo in merito alla ricezione alla ricezione della circolare n.115, emessa il 19/07/2017, da parte degli uffici locali INPS. Questa circolare è estremamente importante per tutti i precari della ricerca, in quanto l'Istituto da lei guidato dà conto in essa delle norme e modalità per l'accesso all'indennità di disoccupazione DIS-COLL per tutti i dottorandi borsisti e gli assegnisti di ricerca, così come stabilito dall'art.7 della legge 81/2017.

Nonostante l'INPS abbia emanato la suddetta circolare, continuiamo a ricevere messaggi da colleghi che vedono respingere la propria richiesta di accedere all'indennità di disoccupazione pur essendo in possesso dei requisiti per ottenerla. Questo purtroppo accade perché sovente gli uffici INPS non sono al corrente della circolare n.115, e continuano ad attenersi a quanto prescritto nella precedente circolare n.89/2017 che, in base alla normativa allora in vigore, escludeva dottorandi e assegnisti dalla possibilità di accedere alla DIS-COLL. In alcuni casi i rappresentanti dell'ADI hanno risolto personalmente la situazione recandosi presso gli uffici INPS e rendendo nota l'emanazione e la validità della circolare n.115; è però evidente che l'ADI non può sostituirsi all'INPS nel notificare ai propri uffici le nuove normative e modalità di erogazione delle prestazioni di competenza dell'istituto.

Le chiediamo dunque di attivarsi affinché la circolare n.115 venga trasmessa e messa in evidenza in modo capillare presso tutti gli uffici INPS presenti sul territorio nazionale. Non è accettabile che dottorandi borsisti e assegnisti si vedano negato un diritto per cui hanno combattuto a lungo, e solo perché gli uffici INPS non sono aggiornati sulle ultime normative di legge che devono guidare il loro operato.

La preghiamo quindi, conoscendo l'attenzione da Lei dimostrata nei confronti della questione, di sollecitare tutti gli uffici affinché prendano conoscenza delle informazioni necessarie a far valere la circolare n.115, e non neghino ai precari della ricerca quello che ormai è, a tutti gli effetti, un loro legittimo diritto.

Certi della sua attenzione, le porgiamo

Distinti saluti.

ADI - Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca Italiani