Intervistato da Corrado Zunino su "La Repubblica" del 28/06, il Ministro Marco Bussetti ha dichiarato che i concorsi per aspiranti docenti previsti per il 2018 «sono in stand-by». I due concorsi, uno riservato ai docenti non abilitati con 36 mesi di servizio e l'altro aperto a coloro che hanno conseguito o conseguiranno i 24 CFU, dovrebbero selezionare gli allievi del primo corso FIT, così come previsto dal D.Lgs 59/2017.
La dichiarazione del ministro si accompagna al disegno di legge presentato dal Sen. Mario Pittoni, che prevederebbe l'immissione in ruolo di diritto per i precari che superano i 36 mesi di insegnamento e, in assenza di disponibilità, precedenza assoluta per gli incarichi di supplenza. A quanto leggiamo il disegno di legge, il cui testo non è ancora disponibile sul sito del Senato, non prevederebbe alcuna valutazione del merito dei candidati attraverso una procedura concorsuale.
Ancora una volta, dunque, i dottorandi e i dottori di ricerca vengono penalizzati dal MIUR nella selezione dei docenti. Da più di un anno migliaia di persone sono in attesa di un concorso per l'accesso all'insegnamento, previsto per legge, e scoprono ora che le loro chance per costuirsi un futuro sono state messe in stand-by, senza che il Ministro abbia ritenuto di chiarire la ragione della sua decisione. È inaccettabile che migliaia di persone, che dopo aver conseguito un dottorato di ricerca hanno dovuto frequentare ulteriori corsi per ottenere i 24 CFU (magari anche pagando), vengano nuovamente prese in giro!
Il MIUR non può agire per sabotare una legge approvata dal Parlamento: ADI chiede sia dato immediatamente seguito a quanto previsto dal D.Lgs. 59/2017 e siano banditi entro la fine dell'anno i concorsi previsti, facendo chiarezza da subito su tempistiche e posti a bando. Chiediamo inoltre al MIUR di avviare un confronto con tutti i soggetti interessati per mettere in cantiere sostanziali modifiche migliorative al percorso FIT, prevedendo un compenso adeguato per gli specializzandi e misure per valorizzare il dottorato di ricerca, secondo quanto chiesto da ADI al MIUR già a febbraio.
Pochi giorni fa, insieme a Link e FLC, abbiamo lanciato una petizione indirizzata al Ministro Bussetti che chiede certezze e tutele per il percorso FIT, e che ha già superato i 3500 sostenitori. Il MIUR non può continuare ad ignorare chi, a gran voce, chiede semplicemente che venga rispettata la legge e che siano garantiti maggiori diritti e tutele agli specializzandi del percorso FIT.
Pubblicato Ven, 29/06/2018 - 15:06
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