Valorizzazione del dottorato nei concorsi pubblici: si muove anche la Regione Lazio

Valorizzazione del dottorato nei concorsi pubblici: si muove anche la Regione Lazio

A pochi giorni dalla mozione per la valorizzazione del titolo di dottorato al Consiglio Regionale della Basilicata, una seconda regione si avvia a riconoscere al dottorato di ricerca il valore che le compete nell’ambito delle selezioni per titoli e concorsi previste dai bandi pubblici. Si tratta della Regione Lazio, dove proprio ieri è stata presentata una mozione a firma dei consiglieri Eleonora Mattia (prima firmataria), Salvatore La Penna, Eugenio Patanè, Marietta Tidei e Emiliano Minnucci.

Nella mozione viene riconosciuto esplicitamente l'impegno di ADI sul fronte della valorizzazione del titolo di dottore di ricerca nella pubblica amministrazione, e si chiede al Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, di impegnarsi per prevedere il dottorato di ricerca tra i requisiti di accesso alle predette procedure di reclutamento della Regione Lazio, delle Società controllate e degli Enti strumentali.

Dopo la Basilicata, il Lazio è la seconda regione italiana a muoversi in direzione di una maggiore considerazione per i dottori e le dottoresse di ricerca, categoria fondamentale per la crescita scientifica, culturale ed economica dell'intero paese.

Ci auguriamo che tutti i gruppi politici del Consiglio Regionale del Lazio possano unirsi nel supporto unanime a questa mozione, e ringraziamo la consigliera Eleonora Mattia per averla presentata.

Qui di seguito riportiamo il testo della mozione presentata al Consiglio Regionale del Lazio.

 


Al Presidente del Consiglio Regionale

Daniele Leodori

SEDE

MOZIONE

OGGETTO: valorizzazione del titolo di dottore di ricerca nell'ambito delle selezioni del personale della Regione Lazio, delle Società controllate e degli Enti strumentali

PREMESSO CHE

  • Il dottorato di ricerca è il più alto grado di formazione previsto dall'ordinamento universitario italiano ed europeo ed è garanzia di elevate capacità di ricerca, relazionali e di gestione;
  • Il D.Lgs. 165/2001 ("Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze della amministrazioni pubbliche"), al comma 3 dell'art.35 ("Reclutamento del personale"), così come modificato dall'art.6, comma 1, lett. a), D.Lgs. 75/2017, tra i principi ai quali debbono conformarsi le procedure di reclutamento del personale indette dalle pubbliche amministrazioni, prevede la "possibilità di richiedere, tra i requisiti previsti per specifici profili o livelli di inquadramento, il possesso del titolo di dottore di ricerca, che deve comunque essere valutato, ove pertinente, tra i titoli rilevanti ai fini del concorso" (cfr. art.35, comma 3, lett. e-ter, D.Lgs 165/2001);

RITENUTO CHE

  • ciò nonostante, il titolo di dottore di ricerca non trova adeguata valorizzazione nel mondo del lavoro, sia esso privato o pubblico tanto che, nei contratti collettivi nazionali di lavoro, non è prevista alcuna posizione retributiva o alcuna declaratoria contrattuale nei relativi mansionari;
  • l'impegno alla valorizzazione del dottorato da parte dell'Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca ("ADI") ha portato alla proposta di semplici misure che prevedono di valutare il titolo di dottorato analogamente a quanto già disposto per la valutazione dei titoli di accesso, attribuendogli un punteggio non inferiore a quello proporzionale ai 180 crediti formativi universitari (cfu), secondo quanto previsto dal DM 45/2013, rispetto agli altri titoli rilevanti ai fini della procedura concorsuale;
  • a quanto consta, nei bandi di concorso per titoli ed esami di pertinenza regionale non si tiene in considerazione il titolo di dottorato nonostante esso sia comunque garanzia di qualità e competenza;

IMPEGNA

Il Presidente e la Giunta della Regione Lazio ad attivarsi:

  • per riconoscere tale principio nelle procedure per l'accesso nei ruoli della Regione Lazio, delle Società da essa controllate e degli Enti alla stessa strumentali, prevedendo il dottorato di ricerca tra i requisiti di accesso per specifici profili o livelli di inquadramento e/o, comunque, valutandolo tra i titoli rilevanti ai fini della partecipazione alle predette procedure di reclutamento;
  • conseguentemente, per adeguare il Regolamento di Organizzazione della Giunta e del Consiglio Regionale alle disposizione contenute nel D.Lgs. 165/2001, così come modificato dal D.Lgs. 75/2017.

Roma, 14 novembre 2018

Cons. Eleonora Mattia, PD, prima firmataria
Cons. Salvatore La Penna
Cons. Eugenio Patanè
Cons. Marietta Tidei
Cons. Emiliano Minnucci