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Legge di Bilancio 2019: quali novità per dottorandi, assegnisti e precari della ricerca?

Legge di Bilancio 2019: quali novità per dottorandi, assegnisti e precari della ricerca?

Il 15 ottobre scorso, il Consiglio dei Ministri ha approvato una serie di decreti che definiscono il quadro della Legge di Bilancio 2019. Poiché il contenuto effettivo delle misure non è ancora noto, il giudizio di ADI sulla manovra rimane sospeso. Proviamo tuttavia a guardare insieme cosa dottorandi, dottori di ricerca, assegnisti e ricercatori precari possono aspettarsi dalla manovra finanziaria.

Il primo decreto legge approvato dal Governo ha preso il nome di “Disposizioni urgenti per la deburocratizzazione, la tutela della salute, le politiche attive del lavoro e altre esigenze indifferibili”.

Ricercatori Determinati: per il futuro dell’Università pubblica in Italia

Ricercatori Determinati: per il futuro dell’Università pubblica in Italia

Alla fine del 2010 negli atenei italiani insegnavano 56.000 docenti. A otto anni di distanza dall’approvazione della Legge Gelmini, l’organico delle università si è ridotto a 50.000 strutturati. Nel frattempo sono esplose le forme di lavoro atipiche e a tempo determinato: a 3.500 ricercatori di tipo A e 2.500 di tipo B si affiancano quasi 15.000 assegnisti di ricerca. Si tratta di personale necessario per garantire in tutti gli atenei il mantenimento di normali livelli di ricerca e didattica,  e in alcuni contesti persino per lo svolgimento del lavoro amministrativo.

ADI incontra il sottosegretario Fioramonti: le nostre priorità su dottorato e ricerca

ADI incontra il sottosegretario Fioramonti: le nostre priorità su dottorato e ricerca

Lo scorso 26 luglio una delegazione di ADI ha incontrato il sottosegretario al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, On.le Prof. Lorenzo Fioramonti, con lo scopo di avviare un confronto su obiettivi e priorità dell’agenda ministeriale. Da anni ADI chiede al MIUR una svolta decisa sulle politiche universitarie e della ricerca, per rispondere all’emergenza del precariato nell’Università, ampliare diritti e tutele per ricercatori e dottorandi, valorizzare il dottorato di ricerca nella società e nell'accademia.

ADI scrive al Ministro Bussetti: dottorato e postdoc, è ora di tornare a investire nella ricerca!

ADI scrive al Ministro Bussetti: dottorato e postdoc, è ora di tornare a investire nella ricerca!

Oggi ADI, Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca Italiani, ha scritto al neo-ministro dell'Università, Istruzione e Ricerca per chiedere un incontro e discutere "alcune questioni di primaria urgenza per il mondo dell’Università e della Ricerca". Molti sono i temi sul tavolo: dalla valorizzazione del titolo di dottorato nel settore pubblico, scolastico e privato, ad un serio investimento sul dottorato di ricerca, per sanare le disparità a tutt'oggi esistenti tra i dottorandi e garantire loro maggiori opportunità di formazione e ricerca, fino ad una radicale riforma del preruolo che sblocchi il reclutamento ed eviti "la desertificazione delle possibilità di sviluppo e innovazione per il Paese".

ADI è disponibile ad un confronto ampio e costruttivo con il MIUR su questi temi, nell'auspicio che si possa finalmente arrivare ad una risoluzione dei problemi più importanti dell'università italiana.

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