Nell'adunanza del 25 settembre, il Consiglio universitario nazionale (CUN) ha prodotto un testo di analisi della condizione del pre-ruolo, proponendone una ridefinizione molto simile alle istanze contenute in Ricercatori Determinati: la riduzione del periodo che va dal conseguimento del dottorato di ricerca all'immissione in ruolo al fine di ridurre l’età media con cui si diventa professori, la semplificazione del percorso successivo al dottorato trasformando assegni e RTDa in un unico periodo post-doc e la sostituzione delle attuali figure di ricerca con un unico "professore junior".
Constatiamo con soddisfazione che l'impianto del testo recepisce molte delle nostre riflessioni e, in particolare, quelle istanze contenute nella campagna che ci ha visto impegnati in lungo percorso fatto di diversi incontri in tante università italiane; ravvisiamo inoltre la concreta consonanza tra queste richieste e le disposizioni contenute nella proposta di riforma depositata al Senato dal sen. Verducci che, come già segnalato sul nostro sito e su roars.it, riteniamo essere un disegno di legge che costituisce un primo passo nella giusta direzione.
Ormai da tempo il mondo universitario nella sua interezza chiede risposte per i giovani e per i ricercatori precari. La ridefinizione dei contratti e delle regole di accesso orientate alla riduzione della precarietà non possono che essere un passaggio fondamentale, che deve essere necessariamente accompagnato ad uno stanziamento ad hoc per gestire il passaggio transitorio al nuovo regime.
Non c'è più tempo da perdere, il governo si faccia carico di riprendere il confronto su questi temi fondamentali.
Pubblicato Gio, 17/10/2019 - 18:00
- Accedi o registrati per inserire commenti.