Decreto Ristori: presentati due emendamenti sulla proroga. Un buon inizio, ma serve di più

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Presentati al Senato della Repubblica due emendamenti al Decreto Ristori dedicati alla proroga dei cicli XXXIII, XXXIV e XXXV del dottorato di ricerca, rispetto ai quali fondamentale è stato l’impulso dell'ADI nel dialogo con le forze politiche di maggioranza che si sono mostrate sensibili al tema. Tali emendamenti accolgono solo parzialmente e in misura diversa le nostre richieste, predisponendo proroghe con borsa per tutti i dottorandi, inclusi i dottorandi non borsisti e i dottorandi dipendenti pubblici in congedo (per i quali è prevista la relativa estensione della proroga del congedo retribuito); tuttavia rappresentano un primo passo nella giusta direzione.   

Un primo passo verso la proroga per tutti i cicli: il CUN approva la mozione all’unanimità

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Nel corso della seduta telematica del 12 novembre 2020, il  Consiglio Universitario Nazionale (CUN) ha approvato all’unanimità una mozione promossa dal rappresentante nazionale dei dottorandi e delle dottorande Giuseppe Naglieri in cui si raccomanda che il Ministero dell’Università e della Ricerca consideri tempestivamente la possibilità di una proroga di 6 mesi per il XXXIII ciclo e fino a 12 mesi per il XXXIV e per il XXXV ciclo, valutando le misure per coloro che stanno iniziando il XXXVI ciclo.

Lettera ADI al Governo: estendere le misure di proroga per dottorande e dottorandi

Con il peggioramento del quadro epidemiologico e le necessarie conseguenze sul piano della chiusura degli spazi della ricerca ed il blocco della mobilità, la misura di proroga introdotta nel DL Rilancio, già in principio inadeguata, si mostra ancor più insufficiente.  Per questo motivo abbiamo inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell'Università e della Ricerca e al Ministro dell'Economia e delle Finanze una lettera in cui chiediamo che siano concessi ulteriori proroghe con borsa, ai dottorandi e alle dottorande di tutti i cicli.

Campagna di tesseramento 2021, “L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento”

L'ADI lancia la nuova campagna di tesseramento per l’anno 2021.  Per la grafica di quest’anno abbiamo scelto di dare rilievo al nuovo simbolo che, conservando i nostri segni distintivi, vuole rinnovare la nostra identità visiva. Questo simbolo rappresenta tutte e tutti noi, la passione delle nostre battaglie e la tenacia delle idee della nostra grande comunità. Centrale, nella nuova tessera, è il primo comma dell’articolo 33 della Costituzione della Repubblica Italiana – «L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento» – stampigliata a più riprese sul fondo rosso, colore distintivo dell’ADI.

Cancellare il precariato: lettera aperta al Ministro Manfredi

 Il 16 ottobre scorso è stata presentata in Senato la IX Indagine ADI, che ha avuto come focus le condizioni di vita e di lavoro degli assegnisti di ricerca in Italia.  Dallo scenario di estrema precarietà lavorativa e personale fotografato  dall’indagine, emerge con evidenza cristallina l’urgenza di una radicale riforma del pre-ruolo. Con questa lettera aperta, apparsa su ROARS,  l’ADI chiede al Ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, interventi strutturali e un piano di investimenti affinché il lavoro delle ricercatrici e dei ricercatori precari, troppo spesso dimenticati dall’agenda politica, venga pienamente riconosciuto e valorizzato. 

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