dottorato

PhD e PA: l'ennesima mazzata

In data 5 ottobre 2022 è stato pubblicato il bando dell’Agenzia per l'Italia Digitale (AgID) per la selezione e il reclutamento di 67 funzionari a tempo determinato. Dalla valutazione del bando emerge chiaramente come la valutazione del titolo di Dottore di Ricerca risulti altamente mortificante sia rispetto al valore del titolo in sé, sia per quanto riguarda una procedura comparativa iniqua rispetto agli altri titoli valutabili.

 

PhD e PA: oltre il danno la beffa!

L’Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca in Italia continua a ricevere segnalazioni inerenti il “malessere” di dipendenti pubblici-Dottori di Ricerca a causa delle condotte tenute da alcune Amministrazioni, tra cui paradossalmente anche alcuni Atenei, in cui a causa di un’errata interpretazione e/o “impropria” applicazione della normativa vigente in materia di congedo “per motivi di studio”, alcuni dottorandi/e e dottori/esse di ricerca si sono visti anziché “valorizzati”, addirittura “discriminati” nelle procedure per le progressioni economiche svolte dall’amministrazione di appartenenza, nei bandi di concorso espletati e perfino nel trattamento riservato al lavoratore nel momento del rientro in servizio, dopo il periodo di congedo.

Tra scuola e ricerca: la necessità di una soluzione urgente

L’Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca in Italia continua a ricevere segnalazioni inerenti a condotte scorrette tenute da alcuni Dirigenti Scolastici in servizio presso istituzioni scolastiche dell’Ambito Territoriale di Padova. Questi ultimi hanno licenziato illegittimamente le assegniste e gli assegnisti di ricerca neo-vincitori del concorso ordinario DM 499/2020. In data 30 agosto 2022 abbiamo indirizzato un comunicato proprio all’USP di Padova, in cui venivano segnalati tutti i vizi di interpretazione della normativa vigente in materia di aspettativa di ricerca. La stessa comunicazione è stata inviata anche all’USR Veneto. 

Preruolo, finanziamento e dottorato. L'ADI scrive alla Ministra Anna Maria Bernini

All'indomani della formazione del nuovo Governo, l'ADI fa il punto della situazione e si rivolge alla Ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini per chiedere un aumento del Fondo di Finanziamento Ordinario, prevedere un regime transitorio breve e sensato, non retrocedere su diritti e retribuzione e ripensare il ruolo sociale di dottorandi/e e lavoratori/trici della ricerca.

Di seguito il testo della lettera. Per scaricare il pdf clicca qui.

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