DIS-COLL: ultima chance

Se sia un pentimento sincero o una mossa consigliata dalla rabbia delle lavoratrici e dei lavoratori precari non possiamo saperlo.

Sappiamo però che il Ministero del Lavoro, sommerso dall’indignazione del web e dai tweet che denunciano #lultimagoccia, ha promesso di rifinanziare la DIS-COLL per il 2017, prima di porre mano ad un intervento strutturale sul sussidio di disoccupazione, nella legge delega sul lavoro autonomo non imprenditoriale attualmente all'esame della Camera.

Il governo cancella la DIS-COLL. Questa è l’ultima goccia!

L’INPS ha dato oggi notizia di quanto FLC CGIL e ADI temevano già il 20 gennaio scorso. La maggioranza di Governo, non prevedendone la proroga per il 2017, ha di fatto segnato l’eliminazione della DIS-COLL, l’unico sussidio di disoccupazione riservato ai titolari di contratti di collaborazione coordinata e continuativa o a progetto.

Da quanto si apprende, infatti, gli emendamenti al “Milleproroghe” con cui si chiedeva la proroga di un anno della DIS-COLL (uno con prima firmataria la senatrice Annamaria Parente, un altro con prima firmataria la senatrice Alessia Petraglia) sono stati respinti dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato.

Per un nuovo modello di reclutamento accademico

L’ADI si batte da anni per una riforma radicale del pre-ruolo in grado di mettere fine allo sfruttamento dei ricercatori precari, offrire loro prospettive di carriera in tempi certi, semplificare la giungla contrattuale oggi esistente e rimettere l’Università italiana nelle condizioni di crescere e portare sviluppo per il Paese. A sei anni dalla legge 240/2010, una simile riforma strutturale è urgente e non più rinviabile. Dal 2008 ad oggi il personale docente strutturato si è contratto di più di 10.000 unità. Il reclutamento è stato di fatto bloccato tra il 2009 e il 2011, con il 20% del turnover, per poi fermarsi al 50% a partire dal 2012. La figura del Ricercatore a tempo indeterminato, che nel 2010 contava oltre 25.000 unità, è stata abolita e sostituita con due figure di ricercatori a tempo determinato (RTD), dette di tipo a (RTDa) e di tipo b RTDb). Gli RTDa, senza alcuna garanzia di stabilizzazione, contano ad oggi 3.000 unità, mentre gli RTDb,in tenure track, erano appena 700 fino al 2015, e sono saliti a 1.800 solo con il piano straordinario del DM 78/2016.

ADI scrive ai candidati alla presidenza del CUN: date voce ai precari dell'università!

Pubblichiamo qui di seguito una lettera aperta dell'ADI ai candidati alla presidenza del Consiglio Universitario Nazionale, massimo organo di rappresentanza del mondo accademico.

Nelle prossime settimane il Consiglio Universitario Nazionale (CUN), massimo organo di rappresentanza del mondo accademico, è chiamato a rinnovare la propria presidenza. L'ADI rivolge un appello ai candidati affinché la questione della rappresentanza e dei diritti dei dottorandi, degli assegnisti di ricerca e dei ricercatori a tempo determinato venga assunta come prioritaria nell'agenda programmatica della prossima presidenza dell'organo.

Giù le mani dalla borsa! Aboliamo le tasse universitarie per tutti i dottorandi

Nella legge di stabilità 2017 è prevista l’abolizione della tassazione per i dottorandi non borsisti delle Università statali, a partire dal prossimo anno accademico. Un grande risultato, che premia anni di impegno da parte dell’ADI. Ora è il momento di portare a termine il lavoro iniziato, ed ottenere l’abolizione delle tasse per tutti i dottorandi, un primo passo verso la copertura totale con borsa di tutti i posti di dottorato e l’aumento dell’importo minimo della borsa stessa.

La tassazione sui dottorandi borsisti è una novità relativamente recente, seguita all’emanazione del DM 45/2013 sul dottorato. Il precedente regolamento ministeriale, infatti, recava l’esplicita esenzione dalla tassazione per i dottorandi titolari di borsa di studio. Da sempre l’ADI è in prima linea contro la tassazione sul dottorato, una misura iniqua e che ostacola la formazione dei giovani ricercatori. Per questo, dunque, chiediamo che l’abolizione della tassazione per i senza borsa sia estesa a tutti i dottorandi.

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